Al termine della forma

Con quest’opera l’autrice si allontana completamente dalla concezione classica della pittura e il concetto di spazio diventa luogo potenziale del divenire, portando alla luce tutte le forme di bene e di male che possono esistere nella sfera emozionale dell’individuo. Questo concetto viene rappresentato dalla mente in divenire, con i suoi pensieri negativi e positivi. I primi vengono rappresentati attraverso i colori più scuri, mentre i secondi con i colori più accesi, più vivi. La tela identifica proprio il momento in cui il fluire dello spazio si sofferma per connotarsi come arte, per poi riprendere il suo flusso. Materia dialogante, invisibile, ma presente allo stesso tempo. Materia che rivoluzionerà i successivi linguaggi dell’arte. Difatti, dopo questa opera, lo stile dell’artista inizia a mutare, anche a seguito delle mutate condizioni della nostra esistenza a causa della pandemia da Covid-19. La percezione estetica coinciderà, quindi, con la percezione mentale e ambientale, aprendo la strada alle future esperienze.